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PERCHÉ È COSI' FACILE RICADERE NELLA TRAPPOLA DEL PROPRIO EX NARCISISTA?


Quando una storia finisce, si sa, bisogna fare i conti con vissuti di malessere, tristezza e in alcuni casi di depressione e non è mai facile elaborare la perdita di una persona amata.

Con il tempo però ci si sente meglio, la situazione migliora e si può anche finire per diventare buoni amici del proprio ex compagno, provare sentimenti di indifferenza reciproca o esperire una qualche emozione dopo essersi rivisti che però, tutto sommato, non condiziona negativamente la propria quotidianità: la storia è finita, la vita va avanti e tutti i sentimenti associati a quella persona sono finalmente un lontano ricordo.

Questo è quello che accade nelle relazioni in cui ciò che spinge un individuo a stare con una persona o a prendere la decisione di lasciarla è il sentimento. Nelle storie con soggetti narcisisti la situazione è ben diversa: il rapporto con un narcisista infatti può non avere mai fine perché, non essendo questo spinto da un reale sentimento ma da un bisogno di possesso, prevaricazione e controllo dell’altro, ogniqualvolta avrà l’occasione di rivedere l’ex partner e, soprattutto se lo percepirà sereno, ritenterà una strategia manipolativa al fine di riattrarlo nella propria rete e riottenere l’approvvigionamento narcisistico di cui si nutre. Chiaramente, una volta riuscito nell'intento si riallontanerà senza alcuna remora lasciando la propria vittima in balia di sentimenti di disfatta per l’ennesimo inganno subito.

Un’altra caratteristica del narcisista a cui bisogna prestare attenzione una volta interrotto il rapporto è la sua capacità di relazionarsi all’ex partner, anche dopo mesi di no contact, come se nulla fosse, come se il tempo non fosse trascorso, come se il rapporto non si fosse mai interrotto: generalmente, quando si rivede un ex dopo qualche tempo, ci si relaziona l’un l’altro con un certo imbarazzo e un certo distacco, quando si rivede un ex narcisista, questo si relaziona come se la storia non si fosse mai conclusa e questo ritrascina la vittima in un vortice di confusione e di perdita di controllo ristabilendo però l’antica illusione di benessere dei primi tempi e le vecchie emozioni vengono sperimentate nuovamente.

Il narcisista illude la propria vittima di avere un certo ascendente su di lui, si comporterà in maniera premurosa, servizievole, talvolta goffa, suscitando sentimenti di tenerezza e una sensazione di dominio e di potere su di lui, aspetto questo da non sottovalutare in quanto la vittima del narcisista, che è sicuramente una donna con grandi capacità e molto empatica, è però stata una bambina "non vista" o poco considerata dalla figura di riferimento maschile per cui, quando il narcisista le offre l’illusione di sentirsi speciale e dominante, le emozioni che questa prova quando si specchia nei suoi occhi sono simili a quelle che si provano quando si è vittima di una dipendenza, sono emozioni incontrollabili a cui è molto difficile resistere.

L’unico modo per gestirle è riuscire ad avere ben chiari i meccanismi che ci sono alla base, per questo il no contact è fondamentale per sganciarsi definitivamente dal rapporto con un narcisista; Il problema emerge quando c’è la condivisione di un figlio, in quel caso il contatto zero non è sicuramente attuabile ma è di fondamentale importanza mantenere un atteggiamento neutro che non lasci trasparire alcuna emozione, essere gentili ma non eccessivamente colloquiali, non rispondere a tono alle provocazioni, imparare a cogliere le sottili manipolazioni e rispondere alle richieste solo se strettamente necessario.

Quando si riesce ad interrompere la relazione con un narcisista bisogna mettere quindi in conto che probabilmente questo tornerà sui suoi passi; il suo ritorno può avvenire anche semplicemente tramite messaggi apparentemente innocui, ad esempio “ so che sei stata male ultimamente, volevo solo sapere come ti senti, spero tutto ok”, “quando hai un po’ di tempo vorrei parlarti del bambino, vorrei sapere se sta bene, oggi l’ho visto strano” , “ciao, lo so che mi odi ma di a Luca che mi dispiace di non essere lì con lui” (quando si hanno figli in comune), “comunque riflettevo sul fatto che anche se non ci sentiamo da mesi mi capita spesso di pensarti. Sei unica.” (messaggio che allude ad una profonda e speciale connessione).

Se a questo punto si cade nel tranello, il narcisista riproporrà la tecnica che ben conosce del corteggiamento serrato (love bombing), per poi ricominciare il gioco di svalutazione e di scarto.

Per tutte queste ragioni lasciare un narcisista è complicato e le conseguenze psicologiche di questo tipo di abuso sono difficili da superare ma, per quanto possa essere devastante, bisogna tenere conto che la fine di una relazione tossica in realtà è segno di una personalità integra che cerca finalmente un suo spazio di benessere e di serenità.

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